Terzo giorno
Il privilegio di abitare l'acropoli perugina richiede un tributo ginnico. Occorrono garretti da sherpa nepalese e spalle da camallo (per via degli zaini o delle tracolle, come la mia fida custode di apparati tecnologici multimediali). Eh, l'insostenibile leggerezza dell'essere... umbri! Salire lungo via dei Priori, affrontare i dislivelli di via delle Prome, le rampe di Sant'Ercolano, ma anche soltanto percorrere corso Garibaldi per arrivare al Museo delle mura urbiche e al mistico Tempio di S. Angelo , prevede un allenamento da Alpino. Quindi, se fossi venuto qui vent'anni fa, sarei a cavallo. Oggi l'esperienza si tramuta in una sorta di richiamo sotto le armi. Ma alla fine non è previsto alcun avanzamento di grado.
Mattinata epica in Sala delle colonne, nei locali della Fondazione Cassa di Risparmio.
Rectius: nella storica sede della COMIT di corso Vannucci, ora passata di mano (
COMIT forever, till the end of times!). Parlano giornalisti un po' speciali, che arrivano da Casoria, Dalla Calabria, dalla Sicilia, ma anche da Lodi, impegnati nella lotta alle mafie e sotto protezione della polizia. Gran mattatore dell'incontro è Pino Maniaci, già visto in TV grazie a San Toro da Raidue, direttore di un'emittente televisiva a conduzione familiare, due camere e cucina: Telejato. Ma c'è anche Giulio Cavalli, che argomentando ex art. 4 Cost. arriva a concludere che:
l'indifferenza è anticostituzionale (mitico!).
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