(dove il viaggio non segue soltanto un itinerario terrestre
e le note vengono aggiornate di quando in quando)

domenica 30 novembre 2014

I folgorati, gl'ignari e … i visitors marziani!

“Venghino, siore e siori! Venghino al Gran Circo del Palazzo Comunale! Spettacoli serali e mattutini per grandi e per piccini! Più gente entra, più bestie si vedono!”.

Alla vigilia di un qualunque anonimo quarantottesimo genetliaco, il piatto forte della serata è costituito dalla mozione di sfiducia presentata dalle minoranze con l'appoggio dei due fuoriusciti, Biason e De Benedet. Scontato l'esito della votazione, dato che la maggioranza, nei nostri Comuni, è tale di nome e di fatto e dispone quindi dei numeri per governare. Quel che emerge, però, dall'animato dibattito, è un interessante caleidoscopio socio-politico che merita essere analizzato. Dopo tre anni dall'infausto esito delle consultazioni elettorali, che ha portato al governo della Città una strampalata armata Brancaleone, il cui costo graverà sulle generazioni a venire, tanto il prode Donchisciotte, che lo spumeggiante ex-assessore (Deo gratias!), come San Paolo sulla via di Damasco sono stati alfine folgorati, e circonfusi dalla grazia divina si sono finalmente risolti ad appoggiare un atto formale di sfiducia a quella Coesa Maggioranza che avevano fin qui difeso a spada tratta. A onor del vero, il consigliere Biason più volte con i propri interventi aveva sollevato dubbi, avanzato tiepide perplessità, impetrate prese di coscienza, per poi finire però (“per obbligo di casacca”) fare da stampella al Centrodestra. Plaudiamo festanti al suo acume politico. Dell'ex-assessore si dovrebbero scrivere ogni volta tomi di sociologia, tanto è il materiale che lo stesso scodella sul piatto dell'improvvisato analista. Nel proprio disarmante candore, ha rimarcato il Divo Cesare ancora una volta com'egli sia titolare di duecento e passa voti, che vengono messi a disposizione del migliore offerente. Così, all'inizio dell'attuale legislatura egli sedeva tra i banchi del Pdl, per poi passare al gruppo misto; fino a qualche tempo fa portava la livrea assessorile e ora si ritrova all'opposizione. E alle prossime elezioni la vedremo! In ogni caso, se non dovesse avanzare più manco uno strapuntino, lui la carega se la porta da casa. Et voilà, dal suo magico cilindro fuoriesce una seggiola pieghevole di un verde mai così provocatorio, che allieta il pubblico presente.

Nel gruppo degl'ignari iscriviamo, in ordine di apparizione: L'Avvocato dalle larghe vedute Bottosso, il Neogiovanecapogruppo Gobbo e il Giovanevicesindaco. Assente giustificato il consigliere Zancai (che, sennò, avrebbe portato il suo significativo contributo). Ad ascoltare i loro interventi vien da chiedersi sul serio se “ci sono, o ci fanno”. Pur concedendo l'attenuante del fattore anagrafico agli accoliti politicamente imberbi, si fatica a non trasecolare, di fronte a tanta ingenuità. Mentre nel caso del più scafato membro togato toccherebbe appellarsi alla clemenza della Corte. Con la propria arringa, ci informa egli che le spinose questioni attualmente sul tappeto, hanno origini antiche e responsabilità pregresse, mandando assolti tutti i convenuti per non aver commesso il fatto. Tralascia, il consumato rètore, di citare la scandalosa istoria della famigerata palestra autoreggente, concepita, nata e successivamente abortita con l'inconsapevole partecipazione di tutta l'allegra compagnia. Altro che problemi marciti da tanti anni! Qui il puzzo è recente, e le magistrature hanno il naso fino...

Trattandosi evidentemente di argomento di scarso interesse, l'intero gruppo della Lega ha mantenuto un pudico riserbo, evitando, more solito, qualunque intervento nella discussione. Lo stesso Sindaco, anzi, forse per evitare spiacevoli imbarazzi, ha lasciato l'Aula ancora prima che iniziassero le danze, trattenendosi meditabondo e peripatetico nell'atrio antistante. Non si è espressa la consigliera Nappi, che solo di recente avea reso palese il proprio liberale pensiero. E visti gli esiti precedenti, gliene siamo grati. Soltanto la votazione per appello nominale ha consentito di declinare finalmente in Aula le generalità di altro misterioso Consigliere, a lei di fianco assiso e rimasto finora nel più silente anonimato. Gli elettori ringraziano, commossi. Nemmeno il Capogruppo ha voluto deliziarci con le sue preziose amenità. In sostanza, l'intero gruppo della Lega ha dato dimostrazione ancora una volta della propria autentica natura extra-terrestre. In realtà sono dei Visitors, marziani verdi provenienti da un altro pianeta, che faticano a comprendere le nostre bislacche costumanze. Vogliono istituire una riserva-protettorato, dove ritirarsi al riparo da clandestini, zingari e ispettori delle tasse. E delle nostre miserie, poco gl'importa.

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