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e le note vengono aggiornate di quando in quando)

martedì 4 settembre 2012

Sull'inutilità delle videoriprese

Ragionando sull'opportunità/necessità di videoriprendere le sedute di un consiglio comunale si obietta:

1) ci sono le trascrizioni dei verbali, non basta? A me personalmente basterebbero pure quelle, se fossero disponibili, ad esempio sul sito del comune. A scanso d'equivoci, preciso che intendo qui riferirmi alla trascrizione della discussione, in cui vengono riportati nel dettaglio gli interventi dei singoli, parola per parola. La pubblicazione sull'albo pretorio online di delibere di giunta e di consiglio, sulla base della mia limitata esperienza si rivela del tutto insufficiente per valutare l'operato degli eletti ed esercitare il necessario controllo democratico sull'attività amministrativa. Nella loro necessaria sintesi, le delibere non fanno altro che riportare l'esito di una decisione, sovente rinviando ad allegati che non sempre ho trovato disponibili online, risultando così spesso incomprensibile il significato delle decisioni assunte. Da una verifica sul sito del comune di Cordenons non risulta che i verbali delle discussioni vengano pubblicati, eppure racchiudono informazioni di sicuro interesse per quegli elettori animati da spirito di partecipazione; dubito che vengano pubblicati da qualche altra Amministrazione;

2) si possono chiedere le registrazioni delle sedute. Nella mia ultraventennale attività di relazione, da privato cittadino, con enti pubblici di ogni ordine e grado, non c'è una volta (e dico una) che abbia ottenuto un cenno di riscontro a una mia prima richiesta scritta (per lettera all'inizio, via mail, successivamente). Sempre, a tutti i livelli, la prima reazione di ciascuna amministrazione, ogni ufficio a cui mi sono rivolto è stato il silenzio. Sempre, ho dovuto inviare solleciti, interessare livelli gerarchici superiori, insistere ripetutamente per sfondare il muro di gomma e indifferenza che ogni ufficio pubblico a cui mi sono rivolto ha dimostrato. Quando andava bene, mi veniva risposto di prendere appuntamento e presentarmi allo sportello. Anche solo per ricevere informazioni che sarebbe stato sufficiente pubblicare sul proprio sito istituzionale. Da ultimo, in data 10/7/2012 ho inviato una richiesta via posta elettronica certificata al Comune di Cordenons per avere copia di una interpellanza che si doveva discutere in consiglio comunale da lì a qualche giorno (dopo averla infruttuosamente cercata online). Sono ancora in attesa di risposta.

Essendo entrato una sola volta in vita mia in un'aula di tribunale, in qualità di testimone, ho scoperto soltanto grazie alla trasmissione televisiva “Un giorno in pretura” quelle che sono le dinamiche di un dibattimento giudiziale (ben diverse da quanto si vede nei film americani) e ricordo lo smarrimento che provai nell'assistere alla deposizione dell'attore Rossano Brazzi, all'epoca accusato di traffico d'armi e successivamente assolto: quello che a me appariva un tranquillo signore, finito chissà come in un guaio più grande di lui (e mi torna in mente a questo proposito il caso Tortora), imbarazzato di fronte all'incalzare dell'accusa, nelle dinamiche processuali altro non era che un losco trafficante d'armi, un pericoloso delinquente. Come molti corregionali non ho la possibilità di assistere alle sedute del consiglio regionale. Per caso mi sono imbattuto tempo fa in questo video, postato su Facebook, che mi è stato di grande aiuto per comprendere le dinamiche di certe assemblee e gli atteggiamenti di taluni pubblici amministratori.

Il sito del Comune di Cordenons ha anche lui il suo bel link all'albo pretorio online. I documenti ivi pubblicati hanno tuttavia una scadenza: nel caso delle delibere, a occhio direi che siamo sui 15 giorni. Il video che ho linkato più su, dopo più di un anno è ancora disponibile. Fermo restando che non comprendo come si possano pubblicare in formato rtf (modificabili facilmente da chiunque) documenti che pur non avendo il crisma dell'ufficialità (immagino che faccia testo sempre e comunque l'originale depositato agli atti), non sono propriamente delle “bozze”... in ogni caso, la scorsa settimana ho tentato a più riprese, in momenti diversi, di scaricare una delibera che m'interessava, ma il sistema probabilmente era in tilt. Ho dovuto chiederla a un consigliere amico, che, inviandomela, mi ha riferito di come altri si fossero lamentati dell'indisponibilità del sistema.

Da cittadino ed elettore, non voglio dover pietire agli sportelli informazioni che sono dovute per un elementare obbligo di trasparenza, per favorire la più ampia partecipazione alla gestione della cosa pubblica (per partecipare alle sedute dei consigli comunali di Cordenons non è necessario organizzare delle liste d'attesa: c'è sempre ampia disponibilità di posti liberi in sala, molti di più di quelli occupati), e nemmeno voglio dover contare sull'amico disponibile a passarmi documenti e informazioni che devono essere facilmente disponibili per tutti. La mia idea di democrazia moderna, all'inizio del terzo millennio, è un po' differente.

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