En un lugar (...), de cuyo nombre no quiero acordarme, in un villaggio che non nominerò, accadde un giorno che alla porta dell'Alcalde (=sindaco) bussò l'Araldo Criminale (=ufficiale giudiziario) recando fastidiosa novella. Con il decreto ingiuntivo un creditore che abbia tentato invano con le buone di ottenere il dovuto, dopo ripetuti solleciti intima formalmente al debitore moroso di saldare i conti. L'impresa che nel villaggio innominato stava realizzando la palestra infinita, dopo avere portato a termine il suo compito presentò regolare fattura al fine di esser ricompensata. Trascorsi alcuni trimestri senza ottenere risposta, e tentato ogni cordiale abboccamento, l'impresa inviò un sollecito, a cui nessuno badò. E allora si rivolse a un avvocato. Si interrogò in Consiglio Comunale l'Alcalde sul perché di un esito tanto imbarazzante per un ente pubblico e questi replicò di aver appreso la notizia dai giornali "perché il Sindaco, signori miei, delega!" (un resoconto della vicenda si può leggere qui Secondo esperimento). Ho imparato ben presto a mie spese il funzionamento del processo di delega, che è funzione essenziale per ogni "capo", si tratti di un capufficio, un comandante militare, un dirigente d'azienda o un funzionario pubblico. Durante il mio servizio militare, da giovanissimo ufficiale di complemento, mi ritrovai due volte a coordinare un reparto di militari impiegati in servizio di ordine pubblico ai seggi elettorali. La prima volta avevo con me circa 25 ragazzi da distribuire lungo le valli carniche, da Ligosullo a Cercivento, passando per Dièrico e Salino. Volli fare tutto da me, e fu un disastro. Tanto all'andata che al ritorno, quando bisognava recuperare le pecorelle smarrite con le loro baionette dimenticate, con rappresentanti di lista che invocano il riconteggio dei voti, operazioni di spoglio che vanno per le lunghe, conti che non tornano (la cronaca di quell'avventurosa missione si può leggere qui Le cascate di Salino). Dopo qualche mese di ragazzi me ne furono assegnati un'ottantina, da sparpagliare nel medio Friuli. In questo caso, forte dell'esperienza precedente, scelsi con cura i graduati che mi avrebbero dato una mano, e che ormai conoscevo bene essendo quasi giunto al termine del mio servizio di leva. Suddivisi il territorio assegnatomi in zone che affidai ciascuna a un caporale di fiducia, con il compito di accompagnare i suoi uomini ai rispettivi seggi. In questo modo l'autocolonna formata da 5 mezzi (ogni autocarro poteva trasportare al massimo 16 militari) partita da Tolmezzo alla volta di Cividale si smembrò ben presto e ogni ACL1 imboccò il percorso stabilito.
(continua...)
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1 AutoCarro Leggero (mezzo militare adibito al trasporto truppa)
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