(dove il viaggio non segue soltanto un itinerario terrestre
e le note vengono aggiornate di quando in quando)

domenica 9 aprile 2017

IJF2017 - Due



Sul finire degli anni settanta si usava denominare le piccole formazioni musicali che si esibivano nelle feste di paese con locuzioni tipo “7+1” (adattando il primo addendo all'effettiva consistenza numerica dell'ensemble). Il pezzo forte della mia giornata festivaliera mi attende in Sala dei Notari, dove apprendo di uno strano furto avvenuto nel 1999 ai danni di un caveau della Banca di Roma. La banda dei 5+1penetra nottetempo senza particolari difficoltà nella filiale che si trova nella città giudiziaria, dove sono custodite 900 cassette di sicurezza.

venerdì 7 aprile 2017

Chico e Rita

Mentre dallo stereo di casa fioriscono le note di un bolero che si alternano alla ritmicità del mambo, il pensiero va alla primavera del 1977, quando con Romeo e Antonella iniziammo la nostra avventura nella fisorchestra “Lo studente passa”. Ci furono consegnati allora una moltitudine di spartiti sciolti, pessime fotocopie leggibili a stento, che provvidi a ordinare in un raccoglitore con le tasche trasparenti. Facevano parte di quella prima dotazione anche due raccolte rilegate, che per praticità imparammo ben presto a chiamare “il 100” e “il 33”. Sulla copertina blu della prima pubblicazione stava scritto in caratteri cubitali: 33 anni per 111 successi, mentre la seconda, stampata a cura del Gruppo Editoriale Southern Music, con la stessa evidenza, ma qui il lettering è di color arancio su fondo verde scuro, riportava il titolo: 100 successi Sud Americani. Fu questo il mio primo impatto con la musica latina. A dire il vero, la raccolta, lungi dal rappresentare un compendio completo delle sonorità che offre l'intero continente, era invece limitata al sound caraibico-carioca.

giovedì 6 aprile 2017

IJF2017 - Uno



”E veniamo a ricordare la farmacia olocausta che nella sanguinosa giornata del XX giugno 1859 fu fatta oggetto delle cannonate dei mercenarii pontifici”. Presso la chiesa di San Domenico, nei locali di un'antica farmacia oggi si trova una raffinata enoteca. Esposto in una delle sue vetrine, su un leggio, sta un vecchio volume, forse una storia di Perugia, aperto sulle pagine che narrano le vicende di quel giorno infausto. Dal belvedere che sta di fianco ai giardini Carducci San Domenico si vede in primo piano, mentre sullo sfondo torreggia il campanile di San Pietro.

martedì 4 aprile 2017

IJF2017 - Prologo

”Siamo stati lavoratori disoccupati, provenienti da molteplici settori. Siamo stati piccoli imprenditori senza aver più le forze per iniziare una nuova impresa. Siamo stati ragazzi che non sapevano come entrare nel mondo del lavoro. Grazie allo strumento della cooperazione ci siamo trovati e abbiamo deciso di rimetterci in gioco...”

Nasce così nel 2014 la Società Cooperativa San Martino, che gestisce la taverna nel centro storico di Perugia in cui ho consumato la mia prima cena di questa ennesima tornata festivaliera. Musica anni '60 a far da sottofondo, piatti semplici e prezzi ragionevoli. Inchiavardato sulla volta in mattoni che sovrasta un piccolo palco per esibizioni acustiche un elegante basso elettrico nero. Sul palco un pianoforte verticale per le serate più allegre. Gli anni passano e anche la geografia dei locali nel centro città segue l'andar dei tempi.