(dove il viaggio non segue soltanto un itinerario terrestre
e le note vengono aggiornate di quando in quando)

sabato 27 ottobre 2012

Omaggio a Giannino Cadin

Inizio con questo post a pubblicare del materiale che ho già avuto per le mani in passato.

In particolare, questo pezzo compare in una ristampa anastatica pubblicata anni fa da Cinemazero che raccoglie quanto scritto nella rubrica curata da Giannino Cadin, mitico collaboratore del sodalizio pordenonese e del notiziario da loro prodotto. Avevo incluso questo 'pezzullo' - come direbbe Cadin - in un mio vecchio sito, ora in disarmo.

PIPPO BRANCACCI, che ci era capitato a metà anno e lo avevano ammesso perché erano profughi dalla Libia, il papà mi pare che era nei carabinieri, lo hai presente, un tipino magro col ciuffo sugli occhi e il mento a pera, qualcuno alle docce aveva fatto la scoperta che aveva l'affare a punta ingrossata, grosso come una grossa buganza e dava anche sul livido,

mercoledì 24 ottobre 2012

Pericoli e palestre

Se il Friuli è un paese di primule e caserme, Cordenons pare avviato a diventare un comune di pericoli e palestre. I cittadini cordenonesi farebbero bene a tener d’occhio i tetti dei loro edifici, perché è da lì che negli ultimi tempi arrivano i pericoli. Mentre la vecchia latteria, premurosamente transennata, resiste ai crolli malgrado il peso degli anni, la vicina scuola elementare ha ceduto ai propri acciacchi, lasciando indenni i suoi piccoli frequentatori soltanto perché il caso ha voluto che il tetto si schiantasse nottetempo, ad aule deserte. A pochi metri dalla Piazza un’incauta grigliata serale, improvvisata sul terrazzo di casa, ha mandato a fuoco la copertura condominiale, mentre in via Montello le transenne proteggono tutt’ora i passanti dalla caduta di calcinacci in arrivo dai soprastanti cornicioni.