Storie di carta stampata
Luciano De Crescenzo definiva “libridine” quella sorta di passione feticista che pervade alcuni estimatori di libri. Il piacere che si prova carezzando il dorso di una rilegatura eseguita a regola d'arte, l'ebbrezza suscitata dall'odore delle pagine, queste sono soltanto alcune fra le perversioni del libridinoso. Umberto Eco, invece, che non nasconde la propria inclinazione a frequentare le botteghe antiquarie di mezz'Europa a caccia di cinquecentine, preferisce definirsi bibliofilo. Ecco, malgrado i natali piemontesi, sento che il mio rapporto con i libri è molto più vicino all'ironia partenopea che allo snobismo sabaudo.
1. Fu probabilmente durante una delle edizioni di Umbria Libri, a Perugia, che venni a conoscere la Lega di Cultura di Piàdena. Sulle sedie sistemate per il pubblico nella Sala Cannoniera all'interno della Rocca Paolina,